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Birra: tipo Ale

Procedimento antico, ma ancora molto usato sopratutto in Inghilterra ed in Belgio. Prende il nome dal fatto che, durante il processo di lievitazione (alte temperature tra 15° e 25°), i lieviti salgono a galla. La complessità aromatica che ne deriva è ricca e persistente.

Il gusto è più aromatico, più fruttato e speziato rispetto alla birra Lager.

Gli stili di birra sono veramente molti. Ne faremo uno schema scaricabile.

La classificazione degli stili sarà in base all’aspetto (quindi dal colore). Le caratteristiche di ogni stile, e delle sottocategorie ad ognuno di essi, sono state riprese dal BJCP  (Beer Judge Certification Program, guida ufficiale degli stili di birra). Potrete consultare questa guida per avere tutti i particolari di ogni tipo di birra elencate.

Cominciamo.

Irish Ale. Chiamata anche Irish Red Ale per il suo colore rossastro, dovuto ad una piccola percentuale di orzo tostato, aggiunto al mosto. Ha corpo medio e bassa gradazione. E’ presente un sentore di luppolo, che non prevale mai quello del malto.

German Ale. Il loro colore è chiaro e ambrato. Hanno caratteristica di un gusto ed un aroma meno fruttato, rispetto alla classica Ale. Questo perché il tipo di fermentazione è particolare: si utilizzano lieviti di “alta fermentazione” (Saccharomyces cerevisiae), ma a temperature relativamente basse. La loro maturazione è a temperature ancora più basse. Tra le Ale Tedesche troviamo:

  • Koelsch Dal colore oro pallido  è una birra che regala un sapore leggero, fruttato dal luppolo. Di gusto pulito ed amarognolo (tipico delle Lager). Ha una gradazione alcolica di 4-5% (ABV, Alcoholic By Volume).  Esempi commerciali sono: Malzmuehle, Hellers, PJFrueh, Paeffgen, Sion, Kueppers.
  • AltBier La Dussendolf, decisamente amara, con forte carattere di malto Munich. La Norther German dal gusto più bilanciato e pulito, pur sempre amaro. Entrambe con un ABV 5-5.5%.
  • Weissbier Birra di frumento, molto chiara e con schiuma persistente. E’ una birra leggera, molto dissetante. Possono essere divise in tre tipi: Hefeweizen, chiare e torbide, dovute al lievito non filtrato; Dunkelweizen, scure e torbide; Kristallklar chiare, filtrate.

Belgian Ale. Birre di medio-bassa gradazione alcolica, sono prodotte con malto d’orzo, luppolo, e, a volte, spezie. Sono fruttata e/o speziate, spesso dal gusto acidulo. le birre belghe vengono raggruppate in uno stile a se, non tanto per la colorazione, che va dal chiaro-dorato allo scuro. ma per le caratteristiche assolutamente particolari  ed inconfondibili della produzione belga.

All’interno di questo stile, troviamo 5 differenti declinazioni:

  • Belgian Pale Ale. Una birra fruttata e leggermente speziata. Gradazione alcolica bassa. Un particolare tipo di Pale Belga è la Strong Ale, birra ambrata ed aromatica, con gradazione alcolica medio-alta. Rientrano in questo stile le birre Blond AleTrappiste e d’Abbazia, Dubbel e Tripel, la Belgian Golden Ale, e la più forte e complessa Belgian Strong Dark Ale.
  • Witbier. Birra di frumento dal colore molto chiaro, quasi bianco, dal sapore agrumato e speziato, leggermente acidula. E’ una birra poco alcolica e molto rinfrescante.
  • Saison. Birra fruttata e speziata, di media gradazione alcolica, è una birra particolarmente rinfrescante e dissetante.

In questo stile, talvolta, si fa rientrare, la Bière de Garde, birra francese con lavorazione simile alla Saison, anche se più dolce e maltata.

Pale Ale. Ale inglese di colore ambrato e riflessi arancio. Ha corpo discreto e lupp0lato. Gradazione alcolica media In questo stile rientrano:

  • American Pale Ale Birra dal colore oro o ramato, e dal sapore dominato dal luppolo. Appartengono a questo stile le Amber Ale, le Blond Ale e le Wheat.
  • Bitter E’ la più classica delle birre inglesi servite alla spina. Ha colore oro carico, e sapore luppolato. Fanno parte di questo stile due sottotipi: – la Special o Best Bitter, con sapore di malto più evidente rispetto alla classica Bitter, e dalla gradazione alcolica poco più alta (ABV 3.7-4.8%). La Strong Bitter con sapore, sempre amaro, ma decisamente più equilibrato tra malto e luppoli. Più alto l’ABV che va da 4.4% a 6.2%.
  • India Pale Ale E’ una birra molto amara, di colore oro carico e gradazione alcolica piuttosto alta. In versione anche Doble IPA più alcolica.
  • Strong Ale Birra ambrata ed aromatica, con medio-alta gradazione alcolica. Famiglia a cui appartengono la Old Ale, birra invecchiata dal carattere dolce e maltato, la Strong Scotch Ale, dal sapore intensamente maltato e liquoroso, con gradazione alcolica piuttosto alta, ed infine, la Barley Wine, fortemente alcolica e dal sapore robusto, viene apprezzata particolarmente per accompagnare dolci.

Porter Stile di birra, ottenuto con malti di colore scuro. Hanno tipico sapore di malto tostato, più o meno accentuato, ed un’amarezza media e ben bilanciata.

Stout Derivante dalla Porte, più scura e forte. Prodotta con orzo torrefatto e caramello. La troviamo nelle varianti dell’Irish Stout, dell’American Stout, dell’Oatmeal Stout, più dolce ed aromatica, e della famosissima Imperial Stout, dall’alta gradazione alcolica.

Lambic Ale descritta pienamente nell’articolo sulle tipologie di birra

Brown Ale Stile di birra prodotta con malto marrone, che donano il caratteristico colore scuro. Il sapore prevalente è quello del caramello e del cioccolato. Le Brown Ale inglesi hanno un sapore più tendente alla nocciola, mentre quelle belga e tedesche sono più scure e dolci. La variante americana ha un sapore più fruttato.

Per maggiori approfondimenti sui vari stili di birra elencati, e per conoscere tutte le caratteristiche organolettiche precise, ti invito a consultare il BJCP  (Beer Judge Certification Program, guida ufficiale degli stili di birra). Uno schema visivo che possa aiutarci a collocare i vari stili puoi scaricarlo da qui (Schema ale)

Ragazzi, io scappo … a me è venuta una sete …

Ci vediamo al prossimo articolo, dove parleremo di …. Lager naturalmente.

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Birra: cominciamo a conoscerla

Mappare le tipologie di birra ci può essere di aiuto per riconoscere sapore e caratteristiche organolettiche. Questo ci permette di conoscere un po’ più a fondo la bevanda e facilitarci il compito di accostare il tipo di birra ai nostri piatti.

Il panorama della birra è molto ampio. Le tipologie di birra, come ci insegna il portale MondoBirra, è estremamente vario e complesso. Il sito ci indica ben 56 tipi di birra. Un’elencazione, loro stessa ammissione, per nulla esaustivo.

Una classificazione più generale la offre Wikipedia. Essa divide il mondo della birra in tre macro categorie, in base ai lieviti usati ed al tipo di fermentazione.

Ale. Birra caratterizzata dalla fermentazione ad alte temperature (in gergo tecnico “alta fermentazione“). Utilizza lieviti della specie Saccharomyces cerevisiae. Poco conosciuta da noi, è una birra molto apprezzata nelle zone anglosassoni ed in Belgio. Delle varianti se ne trovano anche nel panorama tedesco. Vedremo, poi, nell’articolo dedicato quali sono e quali caratteristiche hanno.

Lager. Birre a “bassa fermentazione” (ossia fermentate a bassa temperatura). I lieviti utilizzati sono della specie Saccharomuces carlsbergensis. Di colore chiaro e dal sapore amaro, è  la tipologia di birra più largamente diffuso ed apprezzato. Anche per questo tipo di birre vedremo tutti i sottogruppi in un articolo a parte.

Lambic. Birre a fermentazione spontanea, la cui produzione sfrutta lieviti e batteri selvatici presenti nell’ambiente. Questa tipologia di birre viene prodotta esclusivamente nella regione del Payottenland, a sud di Bruxelles, ed è veramente poco nota. E’, nella prima fermentazione, non gasata e, per via della fermentazione non controllabile, gusto sempre diverso. Per questo, viene rimescolata e rifermentata con lambic di annate precedenti. Ha un sapore fresco e molto acido (se sue note aromatiche sono molto ricche e complesse). Per addolcirne il sapore può essere aggiunta della frutta durante la fermentazione. Lamponi per dare origine alla Framboise, ciliegie per la Kriek, con pesche avremo la Pèche, con ribes nero la Cassis.

tipologie di birra

Bella mappatura delle tipologie di birra in Europa proposta dal sito http://www.vinoobirra.com

Tracciate queste prime linee guida, possiamo cominciare questo bel viaggio alla scoperta delle birra!

Continuate a seguirci 😉

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Perché un bravo pizzaiolo deve conoscere la birra

L’accostamento birra e pizza è un segno distintivo della cultura italiana. Generalmente un po’ sottovalutato, decisamente troppo scontato. La proposta “bionda alla spina”, panacea per ogni ricetta di pizza, ha un po’ stancato.

Se un ristorante classico ha tante proposte di vini e bevande, ognuno da accostare con un particolare piatto e si fa “chic” consigliando (tanti addirittura lo indicano direttamente nel menù) il cliente con cosa pasteggiare, perché una pizzeria non può farlo?

Su 26.000 pizzerie dislocate in tutta Italia, quante propongono un servizio del genere? Quante lo fanno con buona competenza e con una scelta dei prodotti selezionata?

Potrebbe essere uno spunto per fare la differenza. Per entrare nel cuore del cliente. Puntare su una pizza di qualità non è un segno distintivo. Il cliente che entra nella nostra pizzeria lo da per scontato. Coccolarlo e soddisfarlo in ogni sua aspettativa vi lancerà, di sicuro, ai primi posti della sua classifica personale.

Il lavoro di pizzaiolo non finisce sfornando la pizza perfetta. Un pizzaiolo che voglia essere un Maestro della Pizza, deve saper proporre ai propri clienti gli accostamenti giusti di bibite e contorni per appagare l’esperienza di una buona pizza.

Alla domanda “Che mi consiglia per accompagnare questa pizza?” un Maestro della Pizza, ed i suoi collaboratori, sanno rispondere con competenza, offrendo al cliente un servizio aggiuntivo che non dimenticherà.

Nella sezione “accostamenti” vi daremo tutte le dritte ed i suggerimenti per degustare, scegliere ed abbinare le bevande alle vostre ricette. Continuate a seguirci!